Oggi vi propongo la ricetta Crostoli (o chiacchiere frappe bugie cenci galani), ma quanti nomi hanno? Eh sì, questo strepitoso dolce carnevalesco fritto cambia nome a seconda della regione in cui si mangiano, ma più o meno la ricetta è la stessa e non può esserci Carnevale senza di loro! Vediamo come prepararli.
Porzioni: 6 persone
Difficoltà: : molto facile
Metodo di cottura: fornello
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 20 minuti
Ingredienti
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300 g farina
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3 uova intere
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50 g burro a temperatura ambiente
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2 cucchiai grappa
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q.b. olio di semi di arachidi
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q.b. zucchero a velo
Preparazione
- Impastate sulla spianatoia tutti gli ingredienti, eccetto lo zucchero a velo che servirà come guarnizione finale. Io ho aggiunto un altro cucchiaio e mezzo di farina, giusto quel poco per non fare attaccare l’impasto alle mani, ma questo dipende dalla grandezza delle uova e anche dalle condizioni atmosferiche! Un mio piccolo trucchetto è aggiungere, nell’impasto, anche un cucchiaio da tavola di zucchero semolato, saranno più buoni.
- Ho steso l’impasto a piccoli pezzi per volta con la macchina per la pasta, ovvero la Nonna Papera. Sono partita impostando la manopola allo spessore più grande, ho ripassato a spessore mediano e all’ultima passata ho messo la manopola al penultimo stadio.
- Dopo avere steso tutte le strisce di pasta, le ho suddivise in rettangoli e incise in mezzo 2 volte con il tagliapasta.
- Ho messo sul fuoco una capace pentola antiaderente con abbondante olio di semi di arachide e qui arrivano i problemi…..dovete trovare la giusta temperatura dell’olio altrimenti i nostri crostoli si bruciano, fate prima una prova con 1 e quando trovare il grado giusto, non toccate più il pomello del fornello.
- Quindi adagiate 3-4 crostoli per volta, all’istante si formeranno delle simpatiche bollicine bianche, dopo qualche secondo rigirate e dopo ancora qualche secondo rigirate ancora, 1…..2….3…..4…. secondi e scolate l’eccesso di olio. Appoggiare su carta assorbente da cucina e spolverizzare con abbondante zucchero a velo. Poi trasferirli
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