Pizza ricresciuta pasquale

Pizza ricresciuta pasquale

La Pizza ricresciuta pasquale è una preparazione tipica di Roma e provincia che si usa preparare durante il periodo pasquale, per venire gustata la mattina di Pasqua, per colazione, insieme alla Corallina (salame tipico), le uova sode e la cioccolata calda, sì, abbinamento strano, ma è proprio così! Il mio rapporto con la pizza ricresciuta pasquale? Deleterio direi, in 28 anni che abito in provincia di Roma ne avessi mai assaggiata una degna di essere fregiata dell’aggettivo “buona”, tutte dure, secche, tanto che quei malefici bocconi ti rimanevano in gola fino a che non ci bevevi dietro un litro di liquidi, insomma una cosa immangiabile e mi chiedevo come mai tutti ne andassero così orgogliosi della loro ricetta tipica, boh! Ma finalmente ieri vado da Pierina, signora del luogo nella cui cucina si respira aria di casa, di cose buone e vere, di ricette della nonna tramandate di madre in figlia e così mi regala la ricetta della sua mamma, nonna Nene. Appena la leggo mi sorge il dubbio che nonna Nene preparasse da mangiare per tutto il paese…. avete presente quelle ricette con 10 uova, 2 Kg di farina e tutto tanto? Ecco, era proprio così, mi ha preso un colpo, anche perché alla voce farina indovinate un po’ cosa c’era scritto? Il famoso “quanta se ne piglia l’ova” … quando mi trovo di fronte a questa dose empirica mi prende un colpo, chiedo spiegazioni ulteriori a Pierina, ma niente, la dose della farina rimane e rimarrà sempre quella che “se piglia l’ova”, punto. Tornata a casa ieri sera mi metto a studiare la ricetta, le quantità, ma poi desisto, spengo la luce della cucina e me ne vado a sedermi in poltrona in salotto, ma dopo una mezz’oretta rieccomi in cucina, con l’orgoglio a mille e la volontà di riuscire a tutti i costi a fare la ricetta con dosi ridimensionate ad una famiglia di 4 persone e così ha inizio la preparazione…… e oggi ho sfornato due pizze ricresciute dal sapore unico, morbide e per niente secche e ho finalmente messo nero su bianco quanta farina “se sono pigliate ste benedette ova”! 🙂


Difficoltà: facile
Metodo di cottura: forno elettrico
Tempo di preparazione: 2 giorni
Tempo di cottura: 1 ora

Ingredienti

  • 600farina 00
  • 100farina Manitoba
  • 25lievito di birra fresco
  • 5 uova medie
  • 1 pizzico sale
  • 1 cucchiaio Sambuca
  • 1 cucchiaio Alchermes
  • scorza grattugiata di un’arancia biologica
  • scorza grattugiata di un limone biologico
  • 150 ml latte
  • 150zucchero
  • 150 ml olio extravergine di oliva
  • 2 bustine vanillina
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 3 cucchiai latte per spennellare

Preparazione

La preparazione della pizza ricresciuta pasquale ha inizio la sera prima della cottura. In una terrina mettere il lievito di birra e scioglierlo nei 70 ml di acqua. Aggiungere la farina Manitoba e mescolare con una forchetta. Coprire la terrina con pellicola da cucina e poi riporla nel forno spento, lasciandola per tutta la notte. La lievitazione dovrà essere di almeno 12 ore. La mattina la nostra biga sarà tutta in fermento e “bolliciosa” i batteri del lievito hanno passato una bella nottata a mangiare e a rinvigorirsi e ora sono pronti per dare carica al nostro impasto!

Nella planetaria (oppure in una grande scodella. La preparazione si può anche fare a mano, ma mi raccomando lavorate benissimo l’impasto che alla fine dovrà risultare liscio ed elastico) mettere la biga preparata la sera prima e scioglierla nel latte. Unire la farina e le uova leggermente sbattute in un piatto e azionare la macchina. Quando gli ingredienti si saranno abbastanza amalgamati tra loro, potete aggiungere tutto il resto, quindi SambucaAlchermessalebucce grattugiate di arancia e limonevanillina, l’olio e lo zucchero. Azionate la planetaria e lavorate benissimo l’impasto fino a renderlo liscio ed elastico.

Imburrare e infarinare due stampi a forma di tronco di cono, i miei (cioè quelli di nonna Nene e non vi dico quanti ce n’erano!) hanno un diametro alla base di    cm 22 (cioè la base una volta capovolta la pizza e quindi la circonferenza maggiore) e l’altezza è di 12 cm. quindi versarci dentro l’impasto che non dovrà superare di metà l’altezza dello stampo. Coprire gli stampi con pellicola da cucina e lasciare lievitare per circa 4 ore. Togliere delicatamente la pellicola, anche se si è attaccata fa lo stesso, con delicatezza non si sgonfieranno, e spennellare le superfici con il tuorlo diluito nel latte. Infornare in forno statico a 170°C per 40 minuti, durante gli ultimi 10 minuti coprire con alluminio se le pizze fossero già troppo scure. Lasciare raffreddare e sformare le vostre pizze. Si conserveranno per parecchi giorni ( ma non troppi eh!) in sacchetti per alimenti ben chiusi. Buona Pasqua!


 

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